
Report on the outcomes and transformational potential of the European Universities initiative
Un nuovo studio pubblicato dalla Commissione europea ha valutato i risultati e il potenziale di trasformazione dell’iniziativa delle Università europee dal loro lancio nel 2019. Il rapporto fornisce una panoramica dei progressi e dei risultati già raggiunti, delle principali sfide affrontate e delle azioni che sono state intraprese, sono in corso o potrebbero essere esplorate per sfruttare ulteriormente il potenziale dell’iniziativa. Le principali aree di interesse dello studio sono: modelli di governance innovativi e cooperazione istituzionale; nuovi approcci pedagogici e forme di mobilità; impegno civico e regionale; cooperazione nella ricerca e nell’innovazione delle alleanze e risultati per il più ampio sistema di istruzione superiore.
Risultati chiave evidenziati dal rapporto di studio:
NUOVI MODELLI DI GOVERNANCE INCLUSIVA
- Le alleanze hanno mostrato il potenziale per allinearsi all’obiettivo di costruire università europee a pieno titolo e sviluppare una cooperazione strutturale, sostenibile e sistemica a lungo termine tra dipartimenti, discipline e settori, al servizio della società. In effetti, le alleanze sono senza precedenti per portata e scala e vanno ben oltre i precedenti modelli di cooperazione e gli approcci basati sui progetti.
- Quattordici alleanze hanno ulteriormente formalizzato la loro cooperazione attraverso un’entità giuridica.
- Il 90% delle strutture di governance delle alleanze comprende un Consiglio degli studenti e il 63% ha pieni diritti.
APPROCCI PEDAGOGICI INNOVATIVI E FORMATI DI MOBILITÀ PER STUDENTI
- Le alleanze sono state pioniere di strutture innovative per facilitare la mobilità, combinando opportunità tradizionali come la mobilità fisica a lungo termine con nuovi formati di mobilità, ad esempio a breve termine, virtuale e mista.
- Diverse misure di sostegno, anche finanziario, hanno reso la mobilità più inclusiva e accessibile, ampliando i gruppi target e integrando al contempo gli sforzi verso la sostenibilità.
- Questi sforzi hanno favorito un aumento del 400% della mobilità degli studenti all’interno dell’alleanza e un aumento del 200% della mobilità del personale.
- Le alleanze hanno accelerato l’adozione di pedagogie innovative offrendo agli studenti, alle sfide, alla ricerca e all’apprendimento transnazionale inter/ transdisciplinare.
- Le alleanze valutate nello studio hanno istituito più di 600 programmi e corsi di studio congiunti a tutti i livelli, hanno lanciato più di 430 corsi brevi che portano a micro-credenziali, hanno sviluppato 528 corsi brevi con apprendimento basato su sfide e 195 corsi in collaborazione con stakeholder esterni.
- RISULTATI: Le opportunità educative ampliate hanno contribuito a dotare gli studenti di una serie di abilità e competenze chiave a prova di futuro, aumentando la realizzazione personale degli studenti. La maggiore pertinenza dei programmi di studio garantisce che i risultati dell’apprendimento rispondano alle esigenze del mercato del lavoro e della società.
IMPEGNO REGIONALE E CIVILE
- Le alleanze stanno sviluppando una cooperazione strutturata, inclusiva e impegnata a lungo termine con oltre 2200 partner associati all’interno dei loro ecosistemi locali, che porta a rafforzare i legami tra università, imprese e società con un elevato impatto sociale.
- Le alleanze contribuiscono allo sviluppo locale e regionale offrendo una serie di servizi alla società, che vanno dal contribuire a stimolare l’attività economica e la coesione, alle attività civiche e culturali, fino a rendere le comunità luoghi più attraenti in cui vivere e socializzare. Circa il 55% delle alleanze coinvolge stakeholder esterni nelle proprie strutture di governance.
- Il quadro di monitoraggio dell’iniziativa delle università europee sviluppato nel contesto dello studio evidenzia che oltre il 70% delle alleanze ha sviluppato o sta sviluppando iniziative di cooperazione a quadrupla elica.
- Le parti interessate sostengono fortemente l’Iniziativa delle università europee e riconoscono l’impatto di trasformazione delle alleanze.
- Le alleanze hanno favorito il progresso delle politiche a livello europeo e hanno dimostrato un potenziale di trasformazione a livello nazionale ed europeo, migliorando la qualità, l’attrattiva e la competitività dei sistemi di istruzione superiore
Dalla sua nascita nel 2019 (alla seconda metà del 2023, termine di raccolta dei dati dello studio), il numero di alleanze universitarie europee è passato da 17, che riunivano 114 istituti di istruzione superiore, a 65 alleanze, che riuniscono oltre 570 IIS di 35 Paesi (coinvolgendo circa la metà degli studenti in Europa), prestando attenzione all’inclusione e all’equilibrio geografico.
Sfide principali segnalate:
Alcune delle principali sfide identificate nello studio, che richiedono ulteriori riflessioni e azioni, sono le seguenti:
- Le barriere legali e amministrative ostacolano lo sviluppo di programmi educativi congiunti, compresa la creazione di lauree congiunte e percorsi di apprendimento flessibili;
- Rappresentanza democratica degli studenti e accessibilità degli studenti con minori opportunità;
- Ambito, entità e durata del sostegno finanziario. La visione a lungo termine dell’IUE non è allineata con l’attuale modello basato sui progetti;
- Raggiungere l’obiettivo del 50% di mobilità studentesca e implementare la Carta Europea dello Studente;
- Barriere istituzionali alla condivisione e alla messa in comune di risorse comuni e ostacoli allo sviluppo di infrastrutture digitali comuni;
- Maggiore coinvolgimento e partecipazione di studenti e personale.
Queste sfide hanno dato vita a un dialogo tra IIS, alleanze, stakeholder e autorità per promuovere cambiamenti istituzionali e giuridici e sbloccare il potenziale di trasformazione delle alleanze.
Infine, lo studio mostra che molto è già stato fatto, ma possiamo e dobbiamo impegnarci tutti insieme per promuovere l’impatto trasformativo delle università europee, per tendere verso un’istruzione superiore di alta qualità e meglio attrezzata per le attuali sfide sociali.
A cura di Francesco Cotugno